LA RECIPROCITA’ NELL’ATTACCAMENTO ADULTO
Una delle più importanti differenze tra l’attaccamento tra adulti e quello tra genitori e figli, è che nel primo caso la relazione è reciproca (mentre la relazione genitore-bimbo è complementare).
Ognuno dei due partner deve potersi regolare sia sull’attivazione del Sistema di Attaccamento (chi chiede cure), sia sul Sistema dell’Accudimento (chi dà cure), a seonda dei bisogni emotivi e fisici di ciascuno. Una reciprocità flessibile è ciò che potenzialmente caratterizza un andamento sano del rapporto di coppia, al punto che nel momento in cui i ruoli diventano fissi – con un partner che si sente costretto o a cui viene richiesto sempre un comportamento di accudimento e un altro che si riserva o cui viene assegnato il ruolo di chi deve essere sempre e solo protetto – la relazione può diventare patologica. Un’equilibrata attivazione anche degli altri sistemi motivazionali innati, in particolare di sessualità e, soprattutto, cooperazione paritetica, rende infine sano e completo il rapporto.
Come può lo stile di attaccamento sviluppato in infanzia influenzare l’attaccamento in età adulta?
Molti conflitti di coppia, soprattutto Ì più accesi, si verificano quando ognuno dei due partner, senza poterlo sapere, incarna i timori e le aspettative negative del Modello Operativo Interno del partner, mettendone in crisi i principali bisogni.
I principi e i metodi della Psicoterapia Cognitiva possono aiutare ad aumentare la consapevolezza dei propri bisogni e stili relazionali all’interno della coppia, comprendere le ragioni di eventuali disagi, migliorare la comunicazione, diminuire la conflittualità, favorire comprensione reciproca e intimità.